Pieve di Bono, 11 settembre 2012. - di Irma Maestri
E' uno scandalo, proprio per il fatto che la pensione maturata dal marito era per contributi effettivamente versati, i quali sono costati sacrifici non solo al deceduto, ma all'intera famiglia.
Così, oltre al grande dolore per la perdita del marito/moglie, padre/madre, si aggiunge l'umiliazione dell'applicazione del provvedimento legislativo, penalizzante dal punto di vista economico e mortificante per l'aspetto dell'ingiustizia che rappresenta.
Il provvedimento lascia intravedere oggettivamente dei principi di incostituzionalità dettati dalla mancata gradualità delle aliquote e dall'assenza di franchigia per coloro che superano la modesta somma corrispondente a tre volte il trattamento minimo di pensione.
Pertanto, oltre ad un'appropriazione indebita da parte dell'Ente Pubblico, il provvedimento viola i principi fondamentali della costituzione, in particolare l'art.3 (la legge è uguali per tutti) e art.53 (il sistema tributario è informato a criteri di progressività).
Faccio appello a tutti i superstiti e NON a sottoscrivere la mia petizione affinchè la Legge Dini sui superstiti venga modificata osservando i principi Costituzionali, quindi garantendo che tutti siano beneficiari di una quota esente e che le decurtazioni vengano applicate in modo graduale.
Irma Maestri