Trento, 18 settembre 2012. - di Mario Giuliano *
Ci tengo però a formulare subito alcune osservazioni su questioni generali e di metodo.
Lo studio sembra tenere conto solo della perizia Iaccucci e non delle perizie Sanna e ISPRA, che pure sono state effettuate nell'ambito dello stesso procedimento. Visto che il gruppo di lavoro ha impiegato più di due anni a terminare il suo compito, poteva, credo, fare un lavoro più approfondito.
In particolare, secondo la perizia ISPRA bisogna rimuovere tutto il materiale portato a Zaccon, quindi circa 850.000 t.
La Provincia invece intende rimuovere solo 1700 t di rifiuti pericolosi che si trovano in superficie e sono immediatamente individuabili (cioè molto meno del 3% del totale, a differenza di quanto scrive il Trentino) , quando secondo la perizia Sanna i rifiuti pericolosi sono 45.000 t.
Forse non vi è da stupirsi, dal momento che le conclusioni raggiunte dal gruppo di lavoro, sono quelle che erano state prefigurate fin dalla sua costituzione.
Trovo però scandaloso che la Provincia ponga in questo modo nel nulla le statuizioni di una sentenza che prevede la bonifica.
Questa non è discrezionalità né amministrativa, né tecnica. E' qualcosa di diverso. Sceglierà il lettore il termine più adatto per definire di cosa si tratti.
* E' avvocato difensore di 54 cittadini costituiti parte civile nel processo Tridentum contro Simone Gosetti