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Nuovi barbari e Commissione dei 40

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Giancarlo BorluzziAosta, 31 maggio 2013. - di Giancarlo Borluzzi

Caro Direttore, ciascuno è libero di ritenersi cittadino del mondo o espressione di un francobollo di terra: è barbaro chi pretende che la propria visione, mondialista o localista o intermedia che sia, vada imposta al prossimo. Fa parte della personale specificità ritenersi appartenente a quel mondo occidentale in cui (pur con fisiologiche storture) prevalgono i valori di libertà ed è legittimo che si ritenga di appartenere a una "comunità" a misura del terzo millennio fatta di rapporti culturali con persone dei vari continenti prima che con i residenti in comuni valdostani. Non ho nulla contro quanti si interessano solo alla propria realtà comunale costituita magari da centinaia di abitanti o a quel cinquecentesimo dell'Italia che è la Valle, ma a una condizione: che costoro non sciorinino una volontà integralista attestante il localismo quale camicia di forza.

E' barbaro non chi sposa l'angustia culturale, bensì chi la ritiene un abito imponibile a tutti. Ma è doppiamente barbaro chi non solo pretende la genuflessione generalizzata davanti al feticcio di un localismo che ciascuno è libero di ritenere anacronistico e bizzarro in vari suoi rituali, ma si spinge a voler imporre anche il tipo di feticcio: quello del francobollo di residenza. Prendo il mio caso perché ho il coraggio di esprimermi laddove altri, originari di altre parti d'Italia, tacciono per paura o servilismo o impreparazione. Sono friulano doc, ascendenti friulanissimi da 150 anni e conoscenza perfetta del dialetto locale, ma non me ne importa nulla. Chi è doppiamente barbaro pretende non solo che io abbia un cervello localista, ma che si concretizzi non con una riverenza verso la regione di origine o quella successiva in cui ho abitato, il Piemonte, bensì verso quella di attuale mia residenza. Le persone vanno rispettate nel loro sentire senza voler barbaramente imporre in Valle una versione fontinara dell'hegeliana "notte nera in cui tutte le vacche sono nere", coincidente con l'obbligo di abbandonare ogni afflato mistico sia verso l'universalismo sia verso altre regioni amate perché coincidenti con la propria culla o in quanto preferite.

Solo chi è barbaro può ritenere i cittadini di questa regione una massa informe strumentalizzabile a piacere e dipingibile come identica a quella dubbiosamente esistente nei secoli scorsi. Il tutto per fingere a Roma l'esistenza in Valle di un'omogenea massa d'urto umana funzionale a tenere lontano uno Stato ritenuto buono solo quando regala quattrini. Esiste una Costituzione che agli articoli 2 e 3 difende la dignità e l'uguaglianza dei cittadini. E' inaccettabile il giocare sulla non conoscenza romana della contrapposizione attuale tra punti dello Statuto regionale e articoli della Costituzione, giungendo a definirsi (per entrare nella "Commissione dei 40" delegata alle riforme) minoranza linguistica anche se in Valle il francese è presente quanto la grappa in un biberon correttamente preparato.

E' barbaro pretendere di far introdurre il principio dell'intesa Stato-Regione per le modifiche all'anacronistico Statuto regionale: i livelli gerarchici sono diversi e tale bizzarro principio altro non sarebbe che il tentativo di bloccare, grazie al parere contrario di un Consiglio regionale pilotato, modifiche statutarie in linea con la Costituzione in quanto proposte dal Governo o da parlamentari non subordinati a logiche di botteguccia valdostana. I nuovi barbari non devono prevalere nel loro tentativo di mantenere finzioni che fanno terra bruciata attorno alla dignità del cittadino cui non va imposto il Corano del localismo grazie al principio dell'intesa preindicato, chiodo fisso di chi rifiuta il presente e l'esigenza per ciascuno di poter realizzare se stesso senza riferimenti linguistico-culturali non liberamente scelti. Per fortuna sarà predisposta una modalità online per offrire spunti alla "Commissione dei 40": ottimo strumento per sbugiardare i nuovo barbari, versione nostrana di un integralismo tribale che le ultime elezioni hanno evidenziato aleggiare in Valle.

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