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Trentino Trasporti: Direttore distratto o clemente?

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Stazione delle Autocorriere a TrentoTrento, 30 novembre 2013. – di Paolo Serafini

Caro Direttore, una attenta lettura delle disposizioni in materia di licenziamento senza preavviso (giusta causa) previste dal Contratto Collettivo Nazionale Autoferrotranvieri sembrano "screditare" le improvvisate "discipline aziendali" grazie alle quali il Direttore Generale di TTE ha di fatto "evitato" ai 5 indagati l'applicazione immediata della massima sanzione.

Di segno opposto è l'art. 66, al Titolo VIII (Disposizioni integrative ANAC) del C.C.N.A che recita: "4) Sono passivi di licenziamento senza preavviso i lavoratori colpevoli di: ............, b) appropriazione, furti, danneggiamenti o guasti volontari al materiale o oggetti dell'azienda ad essi affidati, riscossione di somme indebite a carico del pubblico, alterazione o falsificazione o soppressione di biglietti di viaggio o altri documenti di trasporto (anche se allo stato di tentativo o sia avvenuta la restituzione o il risarcimento)....;" (Vedi CCNL)

Ciò premesso, o il Direttore Generale (o chi per lui) non conosce il C.C.N.A , o si tratta di "un'atto di clemenza" (forse una pressione dall'alto?) verso i dipendenti indagati.

In entrambi i casi, sarebbe comunque un fatto molto grave, perché un iperpagato dirigente (120.000 euro annui) della società che gestisce in concessione il pubblico trasporto provinciale, ha il dovere, sia nei confronti dei dipendenti che dei cittadini, di lavorare al meglio delle possibilità, anche nel rispetto della trasparenza.

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