Trento, 2 dicembre 2013. - di Paolo Serafini
Caro Direttore, per dare una risposta alle preoccupazioni del Direttore del quotidiano l'Adige si potrebbe partire da due semplici domande: danno o non danno i quotidiani cartacei locali la giusta informazione? Danno o non danno i quotidiani locali pari spazio ad tutte le posizioni culturali e politiche? Sono fermamente convinto che la crisi di vendita e la nascita di molteplici organi di informazione on line dipenda eslusivamente da queste due domande.
Quante volte ad esempio non solo al sottoscritto, ma a centinaia, forse migliaia di cittadini, sono state cestinate "lettere al Direttore". Quante volte dagli articoli pubblicati sono stati "tagliati", di proposito, passaggi importanti di un intervista o di un intervento, ritenuti troppo "sgraditi" ai "poteri forti"..... Quante volte, i comunicati dell'opposizione non sono neanche stati considerati?
A fronte di un chiaro schieramento politico del quotidiano cartaceo difficile avere uno spazio o il giusto spazio. Perchè questo hanno fatto fino ad ora i "noti" quotidiani. Un comportamento che, grazie all'avvento di internet e del nascere dell'informazione sul web, si sta ritorcendo contro di loro.
Inutile quindi il lamentarsi e il piagnucolare del Direttore Giovannetti che per giustificare il tutto punta il dito contro il proliferare dell'informazione on line. Se un quotiano si definisce "indipendente" tale deve dimostrarsi nei fatti e non solo nella definizione.
Un plauso quindi a chi ha avuto il coraggio di investire sull'informazione on line e lo farà in futuro. Un monito "al cartaceo" affinchè con la giusta trasparenza, che sembra essere sempre mancata, dia "voce" a tutti e non solo a "una parte".