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Grandes Jorasses

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Grandes-Jorasses-invernaleAosta, 13 dicembre 2013. - di Giancarlo Borluzzi

Caro Direttore, quando i media valdostani scrivono su questioni alpinistiche evince un'approssimazione che fa intuire la non conoscenza di vette importanti e delle vie sulle medesime. Il lancio Ansa delle 9.44, qui linkato, lo conferma. http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=178895

A - Il monte Bianco, le Grandes Jorasses e l'Aiguille Verte posseggono tre chiare individualità, per cui è errato parlare di monte Bianco riferendosi alle Grandes Jorasses che vanno indicate quale cima a se stante (come il Cervino, alpinisticamente meno importante delle Jorasses, anche se più popolare). Ci può essere la scusante data dal fatto che i residenti in Valle sono globalmente indifferenti verso le montagne, per cui l'Ansa ritiene che si debba fornire un riferimento popolare per indicare che si parla di Courmayeur e non di Cogne o Cervinia, ma l'informazione va data corretta e non piegata alla capacità di comprensione di chi pensa solo a buoni e contributi.

B - La via normale alle Grandes Jorasses è un percorso AD, cioè abbastanza difficile, equiparabile a un terzo grado su roccia (ma questa via di salita dal Boccalatte è un misto ghiaccio e roccia). Posto che i 5 alpinisti erano a 3800 metri di quota su questo itinerario, significa che erano in zona imprecisata tra la sommità dei Rochers du Reposoir e il percorso a mezza costa che verso est supera i Rochers Whymper per raggiungere la base sud della punta Walker.

C - Adriano Favre conosce le montagne, quindi se parla "itinerario molto impegnativo" non si riferisce ovviamente alla via normale delle Grandes Jorasses, rendendo intuibile che i 5 alpinisti siano saliti dallo sperone Cassin sulla nord o da altra via dello stesso versante, oppure, ma è ipotesi remota visto che si tratta di vie più brevi e i 5 erano impegnati già da 4 giorni, da est o dalla cresta ovest.

D - Di conseguenza, è evidente che i 5 scalatori erano in discesa, dopo 4 giorni. L'Ansa dice che gli alpinisti erano in parete da 4 giorni: posto che la via normale dove sono stati trovati non contempla pareti ma percorsi variegati senza la caratteristica di parete, è evidente che stavano scendendo. Nessun alpinista impiega più di 3/4 ore per giungere a 3800 metri dal rifugio Boccalatte, quindi a 3800 nella notte significa esserci giunti scendendo.

E - E' evidente che il lancio Ansa doveva indicare la via di salita già percorsa, senza far supporre che i 5 stessero ancora salendo. Questa carenza di informazione specifica (oltretutto nell'ambito di notizie di contorno alla cui fonte si poteva attingere) rende il lancio assolutamente criticabile, quanto meno agli occhi di chi è in grado di valutare la notizia.

Così funziona l'informazione alpinistica in Valle d'Aosta, anche da parte dell'Ansa, così precisa e lesta a fornire lanci su iniziative legate alla finzione di una lingua francese desaparecida in questa regione.

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