Trento, 3 febbraio 2014. – di Paolo Serafini
Una dichiarazione che, giustamente, e alla luce del licenziamento in tronco del sottoscritto, senza che nessuna sentenza fosse stata emessa, innescò proteste sia dei cittadini che forze di opposizione in consiglio provinciale che non mancarono di presentare interrogazioni in merito alle quali, è dato sapere, nessuna risposta è stata data.
Una risposta invece è arrivata qualche giorno fa e nel più totale silenzio mediatico da Trentino Trasporti che in barba allo sbandierato codice di disciplina aziendale ha licenziato i soggetti rei confessi indagati.
Un atto dovuto, leggeremo forse tra qualche giorno. In quanto ci ha pensato il sottoscritto ad informare i media. Vi sembra forse giusto che al sottoscritto abbiano dedicato pagine e pagine intere per un qualcosa di ridicolo dal punto di vista lavorativo e a chi effettivamente si è macchiato di un reato penale peggiore quale è l'appropriazione indebita di denaro e la duplicazione di titoli di viaggio (peculato) passasse nel silenzio?
La mia tenacia nel denunciare pubblicamente sui media gli illeciti aziendali del caso e le interrogazioni in consiglio provinciale della Lega Nord hanno così fatto smuovere gli arrugginiti piatti della bilancia giustizialista aziendale facendoli pareggiare. Giustizia è stata fatta!