Trento, 9 febbraio 2014. – di Paolo Serafini*
Nell'intervento dell'assessore Gilmozzi, già presidente di quella circoscrizione, grazie alla quale si fece conoscere e si fece politicamente le "ossa" e il cui partito (PD) attraverso una scatenata consigliera Giovanna Giugni avrebbe voluto abolirle, ha voluto ringraziare la Circoscrizione, la sua Presidente e i Consiglieri per aver saputo accettare e affrontare questi disagi.
All'Assessore vorrei ricordare che i continui disagi del ridicolo "tour" di questa sede li hanno pagati e li stanno tutt'ora pagando i cittadini contribuenti ai quali vengono accollate continue spese di trasloco, ovvero risorse che avrebbero potuto essere impiegate per altro. Cittadini, soprattutto anziani, obbligati a cercare e seguire ogni volta con difficoltà quel labirinto che a sorpresa si diverte a giocare a pingpong.
Da anni già si sapeva della ristrutturazione dell'immobile di via Bronzetti, prevista in bilancio. Già da tempo si sapeva che l'Asilo Collodi, ex inquilino di via Martini, avrebbe lasciato quella sede. Più sensato sarebbe stato ai fini della gestione e per evitare grossi disagi ai cittadini continuare fino al 2017 ad occupare lo stabile di via Perini (seppure di proprietà ITEA) protocollando un'intesa che venisse incontro ad entrambi e considerato il fatto che a distanza di oltre un anno quello stabile non è più stato riaperto e quindi segnato dal progressivo degrado. E dare alle Associazioni legate al territorio, moltissime delle quali prive di una sede vista la carenza di spazi, una sede definitiva in via Martini.
Un trasloco quindi che ha segnato ancora una volta la fin troppo "facilona" tattica amministrativa nel creare disagio a danno dei cittadini più deboli e dei contribuenti in termini di spese di trasloco.
* Consigliere della Circoscrizione San Giuseppe-Santa Chiara