Trento, 3 marzo 2014. – di Paolo Serafini
Chi come il sottoscritto sostiene tale iniziativa lo fa per difendere non solo la struttura naturale del matrimonio e della famiglia ma per fedeltà assoluta al "Credo" cristiano.
Sui tentativi di accomunare i matrimoni gay a quelli fra uomo e donna sono pienamente concorde con quanto dichiarato dal "deposto" Papa Ratzinger in occasione della Giornata mondiale della pace: "Sono – dichiara il Pontefice – un'offesa contro la verità della persona umana e una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace".
Le parole del "deposto" Papa non lasciano spazio a interpretazioni. La struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo "insostituibile" ruolo sociale. Questi non sono solo principi di verità di fede, ma della naturale cultura dell'uomo. Perché inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione e quindi sono comuni a tutta l'umanità.
Dispiace che la Chiesa trentina in tale contesto non "tuoni" a difesa di questa ragione.
"Aberrante" è che le devianze contestino, addirittura sfidando quella "natura" presente nella antistante cattedrale, chi la difende e che vedano (sperando sempre che tale legge venga promulgata) un ipotetica equiparazione come conquista e progresso sociale.
Vivano pure il loro status gay, lesbiche, trans e chi più ne ha più ne metta ma non tentino di mettere in discussione, fuorviando la società e in modo particolare i fanciulli, come sta succedendo negli asili di Venezia dove il racconto di fiabe gay sono divenute strumento di indottrinamento alla devianza di menti innocenti.
La "natura" è una di quelle cose che quando provocata e offesa non risparmia il suo "Giudizio". Chi vuole la pace, visto che come a Sochi anche in Piazza Duomo è spuntata dall'Arcy la bandiera arcobaleno , sappia che essa non può tollerare attentati e delitti contro la vita. Operatori di pace sono coloro che amano, difendono, promuovono la vita e la famiglia naturale nella sua integralità.