Trento, 11 marzo 2014. – di Paolo Serafini
Caro Direttore, ho letto bene? Ma non mi dire! L'Assessore Gilmozzi vuole le guardie armate sugli autobus! on si contano le interrogazioni provinciali, comunali e circoscrizionali proposte dai partiti di o
Voci sempre inascoltate. Voci sempre demonizzate da una larga maggioranza delle istituzioni che ha sempre visto improprio e non necessaria la presenza armata. Pesanti le conseguenze riservate al sottoscritto "fu" autista che, da sempre in prima linea alla lotta, ha denunciato e contraddetto senza paura dei rischi la sbagliata e inefficiente politica aziendale inerente i controlli.
Ora che "qualcuno" (Istituzione e Azienda) si è finalmente tolto il peso del sottoscritto prende atto, alla luce del crescente fenomeno di azioni violente nei confronti degli autisti, della necessità di far salire sugli autobus agenti armati.
Ben venga tale decisione. Ci sono voluti circa dieci anni per capirlo. Non facciamone una tragedia. Non tutte le menti e le intelligenze sono sviluppate in egual misura. C'è sempre purtroppo chi arriva con l'ultimo treno. Eppure tale problematica non è nuova all'Assessore Gilmozzi fossilizzato in consiglio provinciale già da oltre un decennio. Può anche darsi che la primavera come risveglia i fiori e le piante risvegli anche le menti assonnate.
La speranza è che il servizio "armato" che si intende istituire non determini una dispersione di energie e di risorse come è avvenuto sino ad ora. I controlli, e su questo ho sempre combattuto, devono essere messi in atto seguendo una semplice logica (mai considerata dall'Azienda). Ovvero in quelle fasce orarie e su quelle linee dove più alta è la percentuale di evasione tariffaria. Quindi una particolare attenzione alla fascia notturna (20.00 – 00.30) e nelle giornate festive (battezzata anche giornata dei portoghesi). La maglia nera della massima evasione tariffaria riguarda quelle linee che da piazza Dante si dirigono verso nord e viceversa.
Possiamo supporre già in partenza che niente si muoverà in tale senso, avendo una perfetta visione della tipologia dell'evasore. La "sparata" e decisione odierna dell'Assessore Gilmozzi , che avrà sicuramente i giorni contati, altro non è che il "contentino paroloso" all'interrogazione del cons. Borga e per dimostrare ai cittadini che "lui" (l'assessore) c'è. Ma questo lo vedremo dai fatti e noi come falchi staremo ad osservare.