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Cerea: fanfarone a tempo pieno

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Gianfranco Cerea1Trento, 26 marzo 2014. - Redazione *

Oggi il professor Cerea, dopo quelle a cui vent'anni fa assistevamo all'Università in cui si parlava di caverne e dinosauri, ci ha offerto un'altra lezione. L'Autonomia trentina secondo l'illustre cattedratico può essere gestita anche con tre mezze giornate a settimana dato che l'iniziativa legislativa del Consiglio e delle commissioni nonché il controllo dei consiglieri sulla Giunta sono attività "irrilevanti per la vita dei cittadini" utili solo per "polemizzare e finire sui giornali".

Grazie a lui tutte le forze politiche hanno capito come trovare spazio sui quotidiani. Le interrogazioni non servono dato che, come ci aiuta a dimostrare il Professore, delle 10 prodotte per ogni giorno di lavoro quasi nessuna trova eco sui media. Basta più semplicemente parlare o scrivere con arroganza e supponenza di argomenti che non si conoscono.

Al contrario delle tre mezze giornate "con contratto a termine" da dedicare ai cittadini, all'elaborazione di proposte per migliorare il Trentino e allo studio dei provvedimenti (in questi giorni è in discussione la Finanziaria, che probabilmente l'Accademico digerirebbe in un pomeriggio ma per degli sprovveduti come noi serve ahimè molto più tempo) parlare a vanvera è un'attività che qualcuno può permettersi di svolgere a tempo pieno e con contratti a tempo indeterminato.

Probabilmente molte delle affermazioni sono il portato della comoda esperienza di docente universitario che, di fatto, il professor Cerea svolge per qualche pomeriggio a settimana dato che deve trovare lo spazio anche per i molteplici incarichi che ricopre su mandato politico: presidente di Cassa del Trentino Spa, vicepresidente di Pensplan Sgr e consigliere del consorzio Centro Servizi Condivisi.

Al contrario del Dotto il M5S ritiene che le discussioni in Aula e in Commissione su atti che (magari non approvati) servono comunque ad indirizzare l'attività dell'Esecutivo oltre a consentire, talvolta, la convergenza di proposte differenti su posizioni condivise siano indispensabili così come le energie dedicate allo studio.

Visto che come docente universitario beneficia di molta flessibilità di orario, anche come vicepresidente di Pensplan avrebbe potuto esprimere il suo parere sulla legge regionale che ha permesso a molti consiglieri di mettere al sicuro il malloppo prima dei prossimi tagli alle risorse dell'Autonomia. Come mai invece di leggere il suo parere nel 2012 i trentini hanno dovuto attendere l'interrogazione del M5S, una di quelle che secondo Cerea non servono per "conoscere" ma "per finire sui giornali"?

Gentile Professore, invece di occuparsi di argomenti per sentito dire, approfitti delle colonne che i quotidiani Le concedono e spieghi (per esempio) come riesca a ricoprire incarichi impegnativi e a svolgere contemporaneamente l'attività di docente a tempo pieno, come mai la società pubblica che amministra in tempi di spending review dispone di 5 dirigenti su 21 dipendenti con un costo medio unitario del personale vicino ai centomila euro annui, come mai i contratti derivati sono costati finora 3,7 milioni di euro e come mai ha pensato bene di far pagare ai trentini anche la polizza assicurativa da 41mila euro a copertura della responsabilità sua e dei suoi colleghi del Consiglio di Amministrazione.

Anche se a Lei dà fastidio, il M5S le interrogazioni continuerà a farle, non per finire sui giornali ma con lo scopo preciso di mandarLa a casa e risparmiare ai trentini le esternazioni di un fanfarone a tempo pieno.

 

* Comunicato del M5S Trentino

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