Predazzo, 25 giugno 2014. - di Francesca Guadagnini
Gentile Direttore,sono la mamma del bambino della Valle di Fiemme della cui vicenda si è ampiamente occupata e si sta occupando la stampa locale on-line. Leggo con amarezza l'articolo riguardante le sterili polemiche sorte intorno alla trattazione in IV commissione del disegno di legge in materia di affidamento e giustizia minorile, innescatasi dopo la assenza del promotore di tale disegno consigliere Giacomo Bezzi per gravi motivi di salute, peraltro autorevolmente sostituito dalla consigliera comunale di Trento Gabriella Maffioletti.
Ci sono centinaia di famiglie che aspettano questa importante modifica normativa da anni, bambini allontanati dalle famiglie in base a leggi che risalgono al 1934, assistenti sociali che hanno discrezionalità assoluta e controlli zero sul loro operato, strutture del privato sociale che lucrano cifre da capogiro, nell'ordine di milioni di euro. Ora che finalmente si sta muovendo qualcosa, politici miopi e reazionari, timorosi e preoccupati di dover rinunciare al business di voti, di soldi, di incarichi e quant'altro si nasconde dietro il baraccone degli allontanamenti facili e delle case famiglia del privato sociale, non hanno nulla di meglio da fare che attaccarsi a cavilli procedurali, peraltro nemmeno previsti da nessuna legge per ostacolare ed impedire sul nascere una simile iniziativa.
Questa inutile polemica fa male a tutti i cittadini del trentino: primo perchè questi abusi sulla pelle dei minori oggi riguardano me ma domani possono toccare chiunque (anch'io prima di questo incubo ero una che diceva "se tolgono i figli a qualcuno ci sarà un motivo più che valido" salvo poi dovermi ricredere), secondo perchè questo apparato mostruoso costa a tutti i cittadini trentini oltre dieci milioni di euro all'anno quando con cifre inferiori alla metà della metà si potrebbero ottenere risultati di gran lunga migliori per i bambini per le famiglie e per la società tutta.
Qui non c'è da preoccuparsi di "creare un precedente" o di "trovare lacunoso" il testo del disegno di legge, qui c'è solo da fare la cosa giusta: scegliere la vera tutela dei bambini, la cosa più preziosa che abbia una società degna di chiamarsi civile.