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Serafini replica a Givoli

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Paolo SerafiniTrento, 2 novembre 2014. - di Paolo Serafini*

Gentile Direttore, spero nella Sua pazienza, considerato che ancora una volta torno sulla polemica "sindacale" interna all'azienda di Trasporto, chiedendoLe cortesemente di pubblicare sul Suo quotidiano una doverosa replica al Segretario provinciale FAISA – Cisal Michele Givoli.

Caro Segretario Givoli,

anche se mi ero promesso di non replicare alle sue dichiarazioni alquanto vuote di contenuto e dialettica le pressioni avute in quest'ultima settimana da più parti mi spingono ad una doverosa e ancora una volta amara replica.

Non voglio nel modo più assoluto mettere in discussione le capacità e la serietà di quei personaggi che fuori uscendo da altre sigle sono approdati alla vostra tentando la scalata agognata. Ciò che metto in discussione è l'operato che hanno svolto fino ad ora per migliorare le condizioni sia economiche che di qualità del lavoro degli operatori del settore (autisti).

Solitamente è sempre l'azione e soprattutto il risultato che premia. E la domanda che sorge spontanea è questa: "che risultati si sono avuti in questo ultimo decennio a livello sindacale guidato e sostenuto da quei rappresentanti e soggetti che ora numerosi hanno cambiato bandiera"?

La risposta non c'è bisogno che gliela dia io. Ma il crescente disagio del personale viaggiante che nel corso di questo ultimo decennio ha visto peggiorare sempre più le condizioni di qualità del lavoro (turnazioni, sicurezza, mobbing, salute). Ed è chiaro che se si è arrivati a ciò è innanzitutto perchè qualcuno preposto ha preferito stare agiato dietro a qualche scrivania di qualche sindacato (ovviamente stipendiato dall'azienda di trasporto) piuttosto che alzare la voce, battere i pugni per garantire la giusta dignità ai lavoratori. Oltre inoltre a non aver mai cercato quell'intesa costruttiva che lega le diverse sigle facendole diventare forza vincitrice.

Il sottoscritto se ben ricorda caro Segretario Givoli, non sicuramente per cercare visibilità personale perchè quella viene da sola quando si lavora bene, è riuscito da solo con alle spalle un partito di opposizione a portare avanti battaglie che hanno migliorato la qualita della vita sia del personale viaggiante che dell'utenza migliorando così la qualità del servizio. Mi riferisco alla polemica uscita nel 2009 a seguito dell'acquisto degli autobus Scania senza aria condizionata. Una battaglia fatta di sit – in, interventi sui media, interrogazioni provinciali, in prima linea quindi, che hanno portato a raggiungere l'obiettivo ovvero l'installazione dei condizionatori. Vogliamo aggiungere anche la situazione di degrado (spaccio, dormitorio per senza fissa dimora, crimini) che aveva raggiunto l'Autostazione di Trento?

Il sottoscritto, se ben ricorda, supportato dal partito ha avviato pure in quel contesto una battaglia che ha portato all'istituzione di un corpo di vigilanza permanente che garantisce tutt'ora la sicurezza. Vogliamo pure aggiungere le condizioni di bassa qualità del cibo che veniva servito agli autisti presso la mensa di via Marconi e le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui si trovava la stessa mensa? Il sottoscritto, se ben ricorda, dopo le denunce raccolte in sede di partito, ha chiesto l'intervento dei NAS che hanno chiuso la mensa obbligando l'azienda alle giuste migliorie, alla sostituzione di strumenti e soprattutto maggiore controllo sulla qualità del cibo. Mi è costato 3 giorni di sospensione ricordo questa battaglia ma alla fine gli autisti hanno beneficiato di una migliore condizione.

Vuole Segretario Givoli che continui? Ce ne sarebbero altre....Ho voluto dirle questo non per vanto ma per farle capire che tutto questo avrebbe dovuto essere portato avanti dal sindacato e da quei "fuggiaschi personaggi" che ora le stanno appresso. Avrebbero dovuto essere inoltre portati avanti anche dal Suo considerando la sua affermazione che "esiste da sempre in azienda"! Potrebbe anche darsi che esista ma allo stato "vegetale". Quello stato che l'evidenza dimostra essere comune alle diverse sigle in questi anni.

Concludo dicendo che non è nelle mie intenzioni e pensieri denigrare una sigla o più sigle. Una sigla è forte non tanto per i numeri (tesserati) che lei tanto vanta esprimere. Quello è solo una questione fisiologica. Ma sono le azioni, i risultati, gli obiettivi raggiunti. Io spero vivamente che quei "transfughi" da lei giunti e che mirano ad essere eletti la prossima primavera all'interno delle RSU aziendali lo facciano e si scrollino quel velo di agiatezza che li ha sempre contraddistinti (il perchè ve lo spiego un altra volta!) e si coprano di quelle responsabilità che portano a raggiungere quegli obiettivi che sono e restano sempre (e questo lo voglio sottolineare) gli interessi dei lavoratori e solo dei lavoratori.

*Consigliere della Circoscrizioni San Giuseppe – Santa Chiara

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