Sono parente di un ex utente-cliente della Civica di Trento, per questo motivo sono rimasta piuttosto sensibile all'argomento RSA. Ieri ho visto dal giornalaio una locandina in cui si parlava dell'aumento delle rette e mi è sovvenuto un ricordo: La "promessa elettorale" (2013) dell'attuale Presidente UPIPA di non aumentare le rette per due anni [inserimento testo in tuo possesso].
Per associazione d'idea, è affiorato anche un altro ricordo in materia di retta: quello che mi aveva visto attore di un'istanza presso il Difensore Civico in merito alla richiesta di aumento fatta dalla Civica nell'anno 20.., su carta intestata corredata degli opportuni timbri e firme...peccato che data e numero di protocollo fossero quelli dell'anno precedente[inserimento testo in tuo possesso]. La "cialtronata", probabilmente dovuta a un distratto taglia/incolla -convalidato da altrettanti distratti timbratori e firmatari-, non è stata risolta a tutt'oggi nonostante l''impegno del Difensore Civico.
Secondo consolidata prassi, la dirigenza della rsa Civica di Trento non solo non si è mai scusata con gli utenti-clienti (o chi per loro) del pasticcio fatto, ma neppure ha rettificato producendo un nuovo corretto documento. Or bene, mi sono sempre chiesta se un tale errore non invalidasse la richiesta di aumento. E' evidente che una tale perplessità (solo?) resta tale in un ambiente privo della necessaria etica istituzionale.
Mi sembrava opportuno portare a conoscenza dell'opinione pubblica questi due significativi episodi, sull'attuale Presidente UPIPA e su un forse futuro candidato, per banale civismo.
Ringrazio dell'ospitalità data alla mia esternazione.