
Credo che chiunque si reputi civile e liberale non possa non insorgere e indignarsi dinanzi a questi atti illegali e ignobili perchè significherebbe essere collusi con loro e cedere il passo alla vera libertà dell'individuo e del gruppo organizzato che è quella di lasciare che ognuno manifesti il proprio pensiero culturale e religioso nel rispetto delle regole e delle Leggi vigenti sul territorio!
Si può ipotizzare che quasi certamente questi sono episodi di gruppuscoli siano pilotati dai centri sociali e similari con il fine di destabilizzare l'ordinamento Statale e spazzare via gli ultimi baluardi della storia della destra sociale quella che ancora porta con sé il ricordo di Mussolini e dei suoi seguaci. Quello che è successo ieri in piazza Pasi è un fatto consequenziale con ogni probabilità alle minacce poste in essere dai centri sociali alle Autorità istituzionali del territorio per la celebrazione del centenario della strage di piazza Fontana in concomitanza con la serata organizzata al ricordo di Almirante al palazzo della Regione.
Ritengo inoltre assolutamente patetico e riduttivo intervenire a spot come da manuale di protocollo, all'indomani del fatto come è stato fatto dal governatore provinciale e comunale - Rossi e Andreatta- con un comunicato quando nulla di concreto sul fronte sicurezza e ordine pubblico che provenga dal loro governo è stato fatto per contrastare anche questo genere di azioni.
Anzi chi ha praticato "messe" e "sermoni" nei centri sociali ha avuto molto spesso un buon tornaconto personale in termini economici e lavorativi. Ce lo ricordiamo tutti credo la polemica innescata quando Federico Zappini, ex leader del centro sociale Bruno, è stata affidata dal Consiglio Provinciale di Trento una consulenza da 46 mila euro per «progetti e iniziative concernenti l'attività del Forega. Pensavamo di avere rottamato i sessantottini invece si ripresenta un periodo di cloni e similari! L'appiattimento al merito (il famoso 6 politico nelle scuole) e la premiazione stagna della mediocrità in ogni settore lavorativo, fatta eccezione per pochi virtuosi, la tocchiamo tutti con mano ed è parte dell'humus di cui viene nutrita la società attuale e del vivaio in cui prolificano questo genere di azioni vili figlie del peggiore dei tempi. Il tempo degli ignavi , dei codardi, degli anonimi che al pari dei tre di ieri non hanno alcun orgoglio di rivendicare a sé le gesta compiute quasi a conferma del loro stato di figli "viziati", protetti spesso dalla impunità rappresentata dall'essere tutelati dal paracadute rappresentato dal casato di appartenenza o della vicinanza al potente di turno.
* consigliere comunale di Trento