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Come la penso sulla nuova ICEF

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Gabriella Maffioletti2Trento, 1 luglio 2015. – di Gabriella Maffioletti

Egregio Direttore, chiedo cortese ospitalità in apposito spazio del giornale per pubblicare questo mio intervento a seguito dell'articolo apparso ieri sulla stampa locale che riporta le nuove disposizioni per la valutazione del parametro ICEF del richiedente.

La notizia apparsa ieri sui giornali locali dedicata alle nuove disposizioni in materia di rivisitazione dei parametri ICEF, oltre che a darci modo di esprimere il nostro autentico apprezzamento per lo sforzo prodotto in termini concreti, ci offre il destro per rivendicare tutta una serie segnalazioni documentali e testimoniali di vere e proprie storture e macroscopiche falle che in tutti questi anni denunciamo e che ha reso il sistema come fino ad oggi congeniato fallace e spesso persino con profili di incostituzionalità!

Ben vengano perciò, diciamo in prima battuta, (alla luce delle aperture dichiarate dalla Assessore alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re), le significative novità per cercare di rendere il sistema ICEF un po' più equo e reale alla situazione effettiva dello stato economico del soggetto richiedente le provvidenze pubbliche. Nuova disciplina provinciale quella che scatta dal 1° luglio 2015 che recepisce, molte della nostre azioni, provvedimenti, relazioni dettagliate su casi specifici e ricorsi svolti da molti anni a questa parte ai vari Organismi territoriali aventi titolo e competenza specifica.

I correttivi apportati erano, diciamo poi con assoluta cognizione di causa tutta una serie di atti dovuti per sanare tutta una serie di ricadute in termini pesanti che, nel momento della redazione annuale del rispettivo modello ICEF, i richiedenti titolari di rendite patrimoniali (il riferimento in merito si rifà alla casistica di proprietari di nude proprietà, o di case inagibili, o di manufatti di particelle edificabili) si trovavano di fatto con un parametro finale ICEF sfalsato che li poneva al di fuori del range di accesso o di godimento del beneficio pubblico.

Positivo poi il segnale di attenzione da parte dell'Assessore di merito, posto finalmente nei confronti di tutta una serie di richiami anche dal dettato costituzionale in ordine ai vari principi dottrinali tutelanti il potere di acquisto del nucleo richiedente e la salvaguardia della integrità famigliare, nel punto che riguarda la valutazione più attenta ai beni che le famiglie dispongono e alle spese che sostengono.

Finalmente si è ragionato in termini di buon senso estendendo la deduzione sul canone di locazione anche in caso in caso di immobili inagibili e aumentando le deduzioni per le donne che lavorano. Viene prevista la deducibilità del pignoramento del quinto dello stipendio, previa verifica da parte del costituendo "Comitato di Valutazione" che il debito all'origine del pignoramento sia stato assunto per motivazioni meritevoli di tutela. Inoltre il "Comitato di Valutazione", che verrà nominato a breve, potrà assumere decisioni su casi specifici che non trovano una immediata corrispondenza nella disciplina ICEF.

Tutte queste innovazioni migliorative verso la ricerca di un maggiore aderenza alla reale situazione riferibile allo stato economico del soggetto/famiglia richiedente sono da cogliere con favore e con soddisfazione di intenti reciproci! Il fatto che le nuove direttive provinciali in materia di indicatori ICEF possano anche tener conto di situazioni specifiche che possono venire trattate dal "Comitato di valutazione" in maniera flessibile e con maggior riguardo anche al fatto che possa uscire un portatore di reddito inserito nello stato anagrafico del soggetto richiedente la provvidenza pubblica (coniuge che si separa dalla moglie o figlio lavoratore che va a vivere altrove) e che tale situazione possa essere subito trasferita e abbassare il canone di locazione di riferimento (e di cui nulla si dice in questa fase) è uno dei primi e prossimi correttivi che sicuramente la nostra Associazione porterà all'esame dell'Organismo preposto!

Riconoscendo pertanto gli sforzi prodotti concludiamo l'analisi dicendo che passi significativi sono stati prodotti in materia dall'Assessore di merito Donata Borgonovo Re la cui appartenenza politica (PD) peraltro dovrebbe idealmente trovarla sensibile agli ultimi e ai meno abbienti ma rimane pur sempre la critica di fondo verso uno strumento quello appunto dell'ICEF che dimostra proprio perchè basato sulla sommatoria di indicatori di parametri algoritmici derivanti dalla sommatoria di beni patrimoniali e di reddito la sua fallacità e la sua debolezza nella contestualizzazione di una variegata moltitudine di richiedenti il cui vero stato economico è spesso eludibile e non tracciabile (es. possedimenti all'estero di patrimoni per i soggetti stranieri e trasferimenti di denaro).

*Presidente ATAIES

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