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A Giuseppe, uomo del Sud....

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Trento, 6 settembre 2015. - di Gabriella Maffioletti

Egregio Direttore, Le chiedo gentile ospitalità nell'apposito spazio dedicato dal giornale alle lettere dei cittadini per la pubblicazione di questa mia lettera indirizzata ad un grande lavoratore del Sud che nell'attuale contesto sociale, demografico e politico ha molto da insegnare alla classe politica e ad ognuno di noi in particolare! Gabriella Maffioletti

In un contesto sociale, geopolitico ed economico devastato e sconquassato ogni giorno da notizie di cronaca nera e da agenzie giornalistiche che nulla di buono fanno prefigurare nello scacchiere mondiale e nazionale , sento forte il bisogno di dedicare un pensiero e promuovere la figura di un uomo semplice, del classico uomo comune, che ha un obiettivo ed una grande spinta interna ! Probabilmente non sarà l'unico uomo/donna che in tempi così risicati di risorse umane e finanziarie e così avari di scenari lavorativi certi è riuscito nel suo intento ma per motivi di scrematura e di semplificazione ho scelto lui che rappresenta non tanto il genio né il plurilaureato ma l'uomo del "volgo" e per Lui scrivo questa mia lettera!

La persona di cui voglio narrare si chiama Giuseppe G. e viene dalla Sicilia, esattamente da Palermo, città del profondo sud da cui se ne è andato lasciando una dimora certa in cerca di fortuna anni or sono, contando sulle sue sole capacità acuite da alcuni ingredienti lievitanti importanti: la determinazione, la sua innata forza di volontà mista sapientemente mista alla dedizione più cieca al lavoro insieme ad una moderata dose di ambizione relegata in un angolo di cuore che ha fatto sì che nel tempo il miracolo si avverasse! Ma andiamo per gradi. La sua storia inizia nel 2007, momento della sua dipartita dalla sua amata terra e dai suoi famigliari per fare la spola con la frutta dalla Sicilia per rivenderla sulle nostre piazze. In quegli anni il camion era il suo mezzo di trasporto e la sua "casa".

Egli in quei tempi faceva l'ambulante itinerante spostandosi ogni ora come disciplinato in materia dal regolamento comunale! Giuseppe usa far assaggiare la sua merce e praticare prezzi particolarmente vantaggiosi per una vasta gamma di clienti che spaziano dalle famiglie a bassa soglia di reddito ai vari esercenti di attività ristorative che si approvvigionano da lui per la merce che vende all'ingrosso, curata e sempre con il sorriso sulla bocca!

Nel tempo Giuseppe ha regolarizzato il suo "banco" di vendita, sempre rispettoso delle regole, della legalità e della pulizia. La sua tenacia, la sua dura fatica per andare ad acquistare la merce (angurie, cipolle, patate, meloni, banane, ecc.) nei mercati ortofrutticoli per lo più di Verona, dove si possono spuntare le migliori offerte con una discreta qualità, iniziando la giornata con la sveglia alle tre del mattino per caricare il camion, lo hanno premiato in questi lunghi anni . Lo si trova ad ogni ora in strada sempre, esposto alle intemperie, senza alcun tipo di confort o riparo che non sia quello offerto dal suo camion, con ogni clima e precipitazione atmosferica. Giuseppe ha scelto come postazione fissa uno spazio comunale, che regolarmente paga alla pubblica amministrazione locale, la zona di Spini di fronte alla ex Whirlpool. Da quando c'è lui quel posto degradato e anonimo è vivo, presidiato in maniera ordinata e pulita! Giuseppe rilascia regolarmente il proprio scontrino fiscale con quel zelo e quella galanteria che di questi tempi paiono un "déjà vu", quasi come a sconfessare a sfatare i luoghi comuni che l'evasione è matrice culturale del sud e l'immondizia pure!

Tra i pochi virtuosi che ho imparato ad ammirare e ad affezionarmi nella mia sfera privata contemplo quest'uomo, questo piccolo imprenditore che dà assaggi a chi si ferma al suo banco non solo di prodotti della terra ma anche di quel buon senso e di quei piccoli gesti (l'arrontondamento al ribasso, il regalo di un prodotto da banco, ecc.), una buona parola, particolari che paiono inezie ma che nel loro insieme fanno in modo che il cliente rimanga fedele ed affezionato, quasi legato da un legame speciale che sa ancora di buono e di genuinità! Giuseppe, l'uomo che nel 2007 era partito da Palermo con tante speranze e poche certezze, armato solo di buona volontà, con il sogno di fare fortuna contando solo sulle sue due braccia per lavorare con un grande senso di rispetto per l'ambiente e per gli altri, ora è un uomo realizzato, un commerciante apprezzato ed amato da tanti e un padre felice perchè qui a Spini, periferia declassata di Trento ha fissato dimora e piantato famiglia!

Tra tutto lo squallore a cui spesso assistiamo a livello umano, ambientale e nei settori lavorativi una storia a lieto fine, un modello da proporre di un grande lavoratore, che ha usato le antiche regole spesso non scritte ma dettate dal buon senso e dall'umiltà, sensibilità e virtù che albergano in coloro che hanno scelto di crescere basandosi sul loro ingenio e sulle loro forze per diventare risorsa vera in una terra che non è quella natia e che pertanto ha bisogno di tatticismo e di tempo. Egli ha avuto la grande consapevolezza che non si può pretendere di venire accettati da forestieri in un posto senza dimostrare di conoscerne le regole basilari per la integrazione in quel contesto sociale, rispettando la gente ed il posto ed anzi cercando di promuoverne le potenzialità.

Giuseppe sa bene che il dare e l'avere sono beni complementari che non rientrano nel novero degli interessi legittimi pretensivi che sono invece patrimonio costruito sulle fatiche e sul sudore di chi la propria terra dimostra di amarla e rispettarla proprio partendo dal lavoro, diritto non reclamato ma arte costruita , come ha fatto Giuseppe, siciliano di Palermo ora a tutti gli effetti Trentino con il cuore diviso tra le due latitudini più estreme della nostra Penisola italica!

A Giuseppe, uomo del Sud....

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