
I risultati del confronto in breve
Anche quest'anno si è confermata la tendenza dell'anno passato: un conto corrente on line costa in media meno (a volte molto meno) di un conto tradizionale allo sportello.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i "conti giovani" (164 operazioni/anno): il costo a pacchetto di un conto con operatività allo sportello varia da 1,00 a 111,80 euro/anno e da zero a 105,80 euro/anno per quello con operatività on line. Nel caso di un "conto famiglia con operatività media" (228 operazioni/anno) i costi variano dai 24 ai 192,36 euro all'anno, allo sportello e da zero a 172,36 euro/anno, se on line. Per quanto riguarda infine un "conto pensionati con operatività bassa" (124 operazioni/anno) si va dai 12 ai 101,50 euro/anno, allo sportello e da zero a 83,23 euro/anno, se on line.
Depositi e libretti a risparmio
Mentre per i tradizionali conti correnti i rendimenti sono ormai ridotti, per ottenere un rendimento dignitoso bisogna optare per forme di deposito quali i conti di deposito o i buoni di risparmio (a volte collegati al tradizionale conto corrente) oppure per i classici "libretti nominativi". Sul mercato si osservano notevoli differenze di rendimento a seconda del prodotto scelto. Si va da uno 0,05% lordo per un libretto senza vincolo di durata fino ad un 4% (e oltre), sempre lordo, per un deposito vincolato a 12 mesi.
Principali novità in tema di conti correnti intervenute nell'ultimo anno Dal 1 gennaio 2012 la ritenuta sugli interessi attivi percepiti è passata dal 27% al 20%. Per conti correnti e depositi intestati a persone fisiche non si paga più l'imposta di
bollo in caso di giacenza media annua inferiore ai 5000 euro. Per giacenze superiori si continua a pagare (come per il passato) un'imposta fissa di 34,20 euro all'anno. Sempre a decorrere dal 1 gennaio 2012 è stata modificata la tassazione (imposta di bollo) sulle comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari: la tassazione è "progressiva" ed è pari allo 0,10% per il 2012 e allo 0,15% per il 2013, con un tetto minimo di 34,20 euro ed un tetto massimo di 1200 euro per il 2012 (dal 2013 non vi sarà più alcun limite massimo). La percentuale viene calcolata sul valore di mercato o, in mancanza, su quello nominale o di rimborso. Dalla tassazione sono esclusi i fondi pensione e quelli sanitari. Per quanto riguarda la paventata "gratuità" dei conti con trattamenti pensionistici con giacenze inferiori ai 1500 euro, la legge (L.24 marzo 2012, n.27) parla di "gratuità" delle sole spese di apertura e di gestione, ferma restando l'onerosità (quindi si paga ...) di eventuali servizi aggiuntivi richiesti dal titolare. Si attendono chiarimenti dal Governo sull'attuazione di tale previsione.
Alcune delle segnalazioni dei consumatori Invio di ripetute comunicazioni di variazione delle condizioni di conti e depositi (c.d. ius variandi) da parte delle banche, anche nel corso di un anno. Ci si lamenta in particolare della poca chiarezza con cui alcune banche comunicano la o le variazioni. Un esempio per tutti: non viene indicato il costo vecchio in raffronto a quello nuovo dell'operazione o del tasso, bensì solo il nuovo importo applicato oppure la variazione percentuale intervenuta. Un po' poco. I consumatori chiedono inoltre che la durata delle condizioni applicate sia almeno annuale. Il costo del pagamento delle utenze per cassa, allo sportello: la media fra le maggior banche è di ca. 4,00 euro. Evitare se possibile di pagare una fattura o fare un bonifico allo sportello; meglio utilizzare il bonifico o il RID dal conto, se se ne possiede uno. Attenzione allo sconfinamento: chi va in rosso rischia di pagare commissioni e interessi molto salati (anche se si è concordato un fido); i tassi medi per aperture di credito in conto corrente "viaggiano" intorno al 10%; gli scoperti senza affidamento oltre il 14%.
Il CRTCU è a disposizione per problematiche bancarie e finanziarie.
Centro Ricerca e Tutela Consumatori e Utenti (CRTCU) di Trento