Bere l’acqua del rubinetto può essere pericoloso. Da giorni si parla di tracce d’arsenico nell’acqua potabile di ben 128 Comuni italiani e la Commissione Europea ha bocciato le richieste di deroga per le forniture che superano i livelli fissati per legge nelle regioni Campania, Lazio (solo qui sono presenti 91 comuni “fuori limite”), Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Umbria.
Per l’Istituto superiore di sanità si sta facendo un po’ troppo allarmismo, perché i limiti dettati dall’ Unione Europea e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riguardano l’assunzione per tutto l’arco della vita e non considerano, invece, un’esposizione temporanea. Bruxelles però ha fissato dei paletti più rigidi per tutelare la salute dei cittadini stabilendo come potabili le acque con livelli di arsenico fino a 20 microgrammi per litro e considerando fuorilegge quelle con valori oltre i 30 microgrammi.
Entrambi i tipi d’acqua, però, sono state vietate ai neonati e ai bambini fino a 3 anni. Sono 22 i Comuni italiani che superano anche questi paletti. A fare il punto della situazione è un’inchiesta de Il Salvagente, che conferma l’allarme lanciato dall’autorità europee e gli eventuali rischi per la salute.
L’avvelenamento da questo metallo, infatti, danneggia il sistema digestivo e il sistema nervoso, oltre a contribuire allo sviluppo di alcuni tipi di tumori (come il carcinoma della vescica o il carcinoma mammario). Quello che va ridimensionato è il numero di Comuni coinvolti: la deroga è stata richiesta oltre un anno fa e, oggi, quasi la metà delle famose città fuorilegge si è rimessa in regola.
Nonostante ciò sono circa 70 i comuni dove bisognerebbe evitare di bere l’acqua del rubinetto perché l’arsenico varia tra i 20 e i 50 microgrammi. Inoltre, in 22 comuni non bisogna far avvicinare i bambini al rubinetto. Nonostante la preoccupazione generale, le amministrazioni dei famosi 128 Comuni coinvolti non hanno mosso un dito (tranne Luson, provincia di Bolzano, e Velletri, provincia di Roma), mentre avrebbero dovuto chiudere i rubinetti o fare un'ordinanza pubblica per vietare l'uso alimentare dell'acqua di casa, almeno per i bambini.
Ecco i 22 comuni, dove l’acqua presenta valori tra i 10 e i 20 mcg/l. Derogabile per l' Unione Europea ma assolutamente non adatta ai bambini dai 3 anni in giù.
TRENTINO ALTO ADIGE Trento-Cantanghel
LOMBARDIA Cava Manara (Pavia) Gambolò (Pavia) Marcaria (Mantova) Roncoferraro (Mantova) Viadana (Mantova)
TOSCANA Campiglia Marittima (Livorno) Castelnuovo Val di Cecina (Pisa) Pomarance (Pisa) Piombino (Livorno) Suvereto (Livorno)
LAZIO Albano Laziale (Roma) Aprilia (Latina) Ariccia (Roma) Castel Gandolfo (Roma) Castel Nuovo di Porto (Roma) Cori (Latina) Genzano di Roma (Roma) Lanuvio (Roma) Lariano (Roma) Tolfa (Roma) Trevignano Romano (Roma)
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Fonte:BenessereVillage.it