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Spiaggia di Pur. il TAR respinge il ricorso.

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Ledro, 26 giugno 2013   a cura del Comitato Trentino Free Beach *

A quanto pare la notizia del respingimento da parte del TAR del ricorso contro la spiaggia per cani di Pur, ha nuovamente portato agli onori della cronaca la questione aperta tra chi, avendo un cane, chiede di poterlo portare con se anche quando va in riva ad uno dei nostri splendidi laghi e chi, dall'altra parte, vuole limitare il più possibile la presenza dei nostri amici a quattro zampe adducendo varie e comprensibili lamentele, che però spesso sono più paure e preconcetti, piuttosto che fatti reali.

Il punto rimane sempre uno: per punire i pochi padroni incivili, che se ne infischiano delle regole della società così come del buon senso comune, si puniscono tutti i cani e quei padroni che le regole le vogliono rispettare.
La questione di Pur, è sicuramente delicata, e come Comitato Trentino Free Beach siamo ben consci che il disagio di chi abita nei pressi della Spiaggia per Cani presente sul territorio, possa essere realealt
e tangibile, ma piuttosto che scagliarci contro chi esprime questo disagio in modo più o meno condivisibile, preferiamo fare una domanda aperta a tutti: se Pur non fosse l'unica spiaggia per cani, sarebbe lo stesso così affollata, o piuttosto i cani con i loro padroni non si suddividerebbero più equamente nel territorio?
Perché avere un'unica spiaggia aperta ai cani crea la condizione per cui sarà frequentata da tutti  coloro che vogliono essere rispettosi delle regole, con conseguente affollamento della stessa.
Non sarebbe meglio aprire un tavolo di discussione con i Comuni, anche alla luce del "regolamentotipo" che l'ANCI ha presentato nei giorni scorsi?
Le questioni riguardanti la convivenza dell'uomo con i propri animali sono molte, e spesso le Associazioni come la nostra sono più "introspettive" che altro, cercando il più possibile di sensibilizzare i padroni ad adottare un comportamento più corretto e rispettoso della comunità, ma così facendo, tecnicamente facciamo quello che le Istituzioni Politiche Locali dovrebbero fare: aiutare ad educare i cittadini sulla corretta convivenza tra padroni, o conduttori, e il resto della comunità, ruolo che spesso le stesse Istituzioni Locali interpretano nel più semplicistico e miope dei modi, limitando e vietando tutto quello che è possibile limitare e vietare per arginare ed evitare il problema.
Di questo passo però non si va da nessuna parte: i cani e i loro padroni sono una realtà, spesso scomoda, ma non da meno una realtà, ci auspichiamo che i Sindaci del nostro territorio siano in grado di capire la filosofia che c'è alla base di quel regolamento-tipo che la loro stessa Associazione suggerisce di abbracciare, dimostrando così quella lungimiranza che altre Regioni, come l'Emilia Romagna e la Toscana, hanno già dimostrato negli ultimi mesi, capendo l'importanza della
questione, smettendo di serrare le braccia e chiudere gli occhi come fanno i bambini capricciosi, ma al contrario dando fiducia alle Associazioni Animaliste e agli esperti che da anni cercano invano di spiegare le loro motivazioni su come gli animali possano svolgere un ruolo attivo e utile nella nostra società.

 

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