Trento, 1 giugno 2012. - Sento dire dai media che i terremotati emiliani non vogliono lasciare le proprie case per azioni di sciacallaggio. E' semplicemente inaudito, se ciò risponde a vero. In questi giorni è montata la critica sull' opportunità di celebrare il 2 giugno o meno. Non voglio farmi coinvolgere nelle discussioni perché ritengo torto o ragione ambedue le soluzioni a seconda dei propri punti di vista condivisibili. Una riflessione però è d'obbligo, si facciano pure le sfilate, riduciamole però.
Parte dei nostri valorosi soldati vengano subito impegnati a presidiare il territorio martoriato dagli eventi tellurici che a detta degli esperti potranno continuare ancora per molto tempo. Senza se e senza ma.
Contro gli sciacalli nessuna pietà , subito ai ferri con condanne immediate ed esemplari da parte degli inquirenti sia d' accusa che giudicanti.
Il (vostro) Cittadino Attento