Trento, 2 luglio 2012. - E sì, cari amici di Trentino Libero, il dettato della Chiesa è fin troppo chiaro. Il nostro Vescovo oltre che delle anime, vuole occuparsi anche del corpo. Non so quanti seguiranno l' esempio di castità, secondo me che sono malizioso di natura, pochi, una sparuta minoranza. I laici ovviamente contestano tali suggerimenti. Li considerano strumentali, fini a se stessi ed ingerenti della sfera personale.
Tuttavia è certo che l' alto prelato è riuscito a far breccia nella calura estiva imponendo qualcosa che sembrava ormai accantonata da tempo.
Perché allora questa bordata?
L' interrogativo è quanto mai d' obbligo. I sociologi, oppure, i pensatori improvvisati come me, provano a darsi una risposta.
E' probabile che il nostro Arcivescovo, attento osservatore della comunità, si sarà chiesto se il "popolo di Dio" è sulla retta via, se i valori cristiani non stiano magari logorandosi, mettendo in forse la centralità della famiglia. Ecco allora l' intervento chiaro e senza ombra di dubbio.
Sposatevi, se volete fare all' amore.
Se l' obiettivo è questo, potrà essere discutibile, ma dal punto di vista religioso quanto mai sacro, anche se il vincolo del matrimonio, che la Chiesa vorrebbe indissolubile, è sull' orlo di una crisi sociale.
Allora?
Chi ha ragione il Vescovo o i laici che ne fanno uno stile di vita ancorché ecclesiale, è tutto da vedersi.
Una risposta, del resto, è difficile darla. Ci resta solo una soluzione. Ognuno si regoli con la propria coscienza. Un tormentone su tutto però deve prevalere , fate all' amore e non la guerra.
Se poi siete una coppia regolarmente spostata, allora tutto va bene, caso contrario, attenti qualcuno vi osserva e vi giudica.
Il (vostro) Cittadino attento