Trento, 11 marzo 2013. - Redazione
"Cancelliamo l'IMU dall'ordinamento tributario perché questa imposta non solo è un'ingiustizia, ma è anche una necessità economica per tutti i proprietari di immobili, piccoli o grandi che siano." Con queste parole Claudio Taverna, ha lanciato la campagna per l'abolizione dell'IMU e per il suo rimborso.
L'IMU è una ingiustizia per coloro che posseggono solo la casa che abitano, frutto dei sacrifici e dei risparmi di una vita, ma è una jattura anche per i commercianti e gli artigiani che sono proprietari di negozi e di capannoni, dove esercitano le loro attività
La richiesta di abolizione e di rimborso dell'IMU è quindi legittima difesa. Il nostro ordinamento non prevede patrimoniali. La tassasione è sul reddito con aliquote progressive (anche se l'imposta di successione e donazione, ipotecaria e catastale sono pur sempre delle patrimoniali). L'IMU è di fatto una patrimoniale e viola gli articoli 3,47, 53 della costituzione. Inoltre, per effetto della sentenza n. 64 del 12 maggio 2012 della corte costituzionale (l'azione è stata promossa dalla Regione Sardegna), l'IMU non sarebbe applicabile nelle regioni speciali e nelle province autonome di Trento e Bolzano, a meno che siano state introdotte, nei rispettivi statuti, le modiche che la redessero compatibile.
Quindi, non siamo che all'inizio. Auspichiamo una larga mobilitazione di associazioni e movimenti: quanti più saremo, quanto maggiori probabilità di successo avranno le nostre battaglie in difesa del diritto alla proprietà, che è un diritto inalienabile della persona.
Registriamo, con soddisfazione, il lancio di oggi dell'AGI (Agenzia giornalistica italiana) della nostra iniziativa, che a questo punto assume valenza nazionale.