Trento, 1 settembre 2013. - di Claudio Taverna
Esprimo, anche a none della Redazione, la piena solidarietà alla dottoressa Giuliana Grandi che aveva sollevato fondati, legittimi interrogativi sull'uso dell'elisoccorso notturno. Lo aveva fatto in modo garbato, logico e documentato. Trentino Libero, come fa con tutti, le aveva dato la parola, pubblicando la sua lettera aperta.
Alcuni maleducati si sono "scatenati" con interventi fuori luogo, dimostrando o che sono imbecilli (oltre a non saper leggere) o peggio ancora prevenuti.
Ciò che è accaduto alla dottoressa Giuliana Grandi è successo pari pari, una decina di giorni fa, anche a Trentino Libero e al sottoscritto che avevano "osato" scrivere sull'uso dell'elisoccorso notturmo in occasione della disgrazia di Riva del Garda.
Avevo, allora, stigmatizzato le starnazzate di certi individui (che ho passato all'avvocato per i provvedimenti del caso), concludendo che costoro non avessero letto bene o non avessero pienamente compreso ciò che era scritto, oppure fossero in "mala fede", dal momento che certi argomenti in Trentino, quali volontariato o solidarietà, sono tabù e "chi li tocca (come i fili della luce) muore".
Di certo, queste esternazioni non ci spaventano e contunueremo ad dar voce a tutti coloro che ce lo chiedono, come ha fatto con garbo ed educazione, la dottoressa Grandi.