
Ricordiamo che la pressione fiscale per le imprese italiane è tra le più elevate a livello internazionale, pertanto una sua riduzione non è un regalo agli imprenditori, ma un alleggerimento della zavorra che pesa sulla competitività delle nostre aziende. Inoltre non sarebbe nemmeno corretto discriminare tra aziende di diverse dimensioni, perché il nostro settore economico è esposto alla competizione internazionale nella sua interezza.
Ricordiamo anche che, se vincono le imprese, vincono i lavoratori e le loro famiglie, insieme ai giovani, alle donne e alle fasce più deboli della nostra società.
Al Sindacato diciamo che non è il momento delle contrapposizioni, ma di un patto sociale tra imprese e lavoratori che punti alla creazione di occupazione attraverso la formazione dei giovani, l'aggiornamento professionale dei lavoratori e la riqualificazione dei disoccupati, per un loro rapido reinserimento nel mondo del lavoro. Solo così potremo garantire al Trentino un futuro di benessere e di coesione sociale.
comunicato di:
ASSOCIAZIONE ALBERGATORI
ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE
CONFCOMMERCIO TRENTINO
CONFINDUSTRIA TRENTO
CONFESERCENTI DEL TRENTINO