Trento, 28 ottobre 2018. - di Giorgio Garbellini*
E' difficile mantenere la calma quando come operatori creditizi si deve dare fiducia a chi investe in un immobile o in una attività d'impresa e sui giornali e mass media si susseguono campanelli d'allarme e valutazioni internazionali preoccupanti.
A questa realtà quotidiana cui il cittadino e l'operatore del credito sono sottoposti dai grandi eventi internazionali si può far fronte con difficoltà dato che, oggettivamente, una valutazione attendibile richiede competenze e conoscenze di un mondo della finanza molto al di sopra degli stessi esperti che operano nel mondo bancario e finanziario locale o nazionale.
A tutto questo si aggiunge una politica non sempre all'altezza di queste problematiche ed una instabilità che non è gradita ai mercati speculativi con i quali nostro malgrado dobbiamo fare i conti come paese sovrano e come Unione Europea.
In questi giorni ci viene incontro il Wall Street Journal che critica l'Ue con il titolo: 'Battaglia sbagliata, facciano crescere l'Italia.
"La bocciatura della manovra ha suscitato diverse reazioni a livello internazionale, tra cui quelle di alcuni giornali specializzati. Il fatto è ormai all'attenzione dell'opinione pubblica internazionale: la manovra di un paese membro dell'Unione Europea è stata bocciata dalle istituzioni comunitarie.
Un caso senza precedenti rappresentato dall'Italia, la quale adesso almeno in teoria avrebbe tre settimane per effettuare delle variazioni che possano rendere la finanziaria compatibile con quelli che sono i parametri disposti dagli organi economici centrali europei.
Conte, Di Maio e Salvini hanno però già annunciato che non ci sono grossi margini affinché si possano rivedere molti dei termini scelti. Nel frattempo, nel mondo, si stanno scatenando diverse opinioni e non ne mancano alcune, anche autorevoli, che si schierano al fianco dell'Italia che starebbe subendo una Politica sbagliata da parte dell'Europa.
Il Wsj critica l'Europa su più livelli
Particolarmente significativo può, ad esempio, essere considerato [VIDEO] il pensiero del Wall Street Journal che affida ad un editoriale la propria critica nei confronti dell'Europa. Bruxelles, secondo quanto scritto, avrebbe fatto una scelta sbagliata nell'ingaggiare una battaglia contro Roma. "Dovrebbe - si legge - preoccuparsi meno di dubbioso target di bilancio e più delle politiche che aiutano l'Italia a crescere". Tra l'altro si fa un esempio concreto del fatto che, qualora venisse messa in atto una "procedura per eccesso di debito", l'Italia sarebbe costretta a pagare una sanzione pari allo 0,2% del Pil. Questo, di fatto, comporterebbe ad esempio il dover rinunciare alla Flat Tax, una misura che, almeno in teoria, dovrebbe aiutare la crescita.
Il WSJ crede nella Flat Tax come strumento di crescita
Un provvedimento di questo genere, secondo quanto espresso del Wall Street Journal, genererebbe il rischio che in Italia si possa pericolosamente radicalizzare un pensiero anti-europeista.
Secondo il giornale, infatti, passerebbe il messaggio che i burocrati di Bruxelles, non essendo eletti, avrebbero deciso di ostacolare e fermare quella che è la volontà degli italiani espressa, invece, attraverso le elezioni politiche [VIDEO]. Proprio la Flat Tax, secondo il Wall Street Journal, sarebbe una misura che andrebbe sostenuta, ma alla Commissione Europea - si legge nell'editoriale - non ci sarebbe nessuno in grado di distinguere tra tagli delle tasse che incentivano alla crescita e spesa che, evidentemente, non lo fa."
* mediatore creditizio (nella foto)