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La grande favola degli evasori

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Non c'è governo che sia politico o tecnico che non parli di lotta all'evasione, come principale obbiettivo da raggiungere per abbassare le tasse, che sono definite troppo elevate e principale problema della mancata competitività delle imprese nazionali nei confronti delle cugine europee.

Il problema è noto: da un lato si aumentano le tasse, dall'altro si incrementa l'evasione. Novità della nuova campagna antievasione è sicuramente l'aver ammesso per la prima volta che non è solo il popolo delle partite IVA ad evadere, ma anche molti dipendenti, soprattutto pubblici, (gli unici a poter avere la forza fisica e psicologica) che si dedicano a un secondo lavoro rigorosamente in nero. Per il resto è la solita minestra riscaldata offerta ai media.

Blitz a Cortina rilevati tanti evasori, emessi tanti scontrini, incassi saliti del 400%. Normalmente la cosa si ferma qui, ma Monti procede andando oltre: "estenderemo i controlli anche ad altre località". Ebbene caro Monti, le Alpi non sono una prerogativa tutta Italiana, anche l'Austria e la Svizzera hanno bellissimi posti dove concedersi lussuose ferie invernali e non hanno nulla da invidiare a quelle italiane, se sono un furbetto con i soldi, quest'anno tra il Trentino Alto Adige e l'Austria, preferirò le piste da sci dove la Guardia di Finanza italiana non potrà venire a curiosare. Eppure Monti dovrebbe conoscere molto bene la questione Europa o quale Commissario Europeo ritirava solo lo stipendio?

Giri di vite e minacce, danno solo l'effetto contrario se non si interviene sulla questione Europea, anche perché una volta presi i "furbetti" si deve poi dimostrare che quello che hanno fatto è illegale, e speso vista la complessità della materia e i tempi della magistratura si preferisce scendere a patti con gli stessi come già si è fatto con Valentino Rossi e Pavarotti si arriva al punto di accontentarsi di poco. I condoni, quelli per tutti sono visti male, quello per i "furbetti" invece avvengono ogni giorno.

L'evasione non va combattuta in vacanza, ma costantemente. Se dichiaro 30.000 euro lordi l'anno e poi esco da un concessionario con una Ferrari, il controllo dovrei riceverlo velocemente, se non addirittura preventivo al momento dell'acquisto. Questi controlli sono solo pubblicità!

Si aumentano le tasse e si parla di tutto, dagli stipendi dei parlamentari all'evasione, qui mi attiro le ire dei molti, permettetemi però di dire che sono gli ultimi problemi che andrebbero risolti, prima si deve intervenire sulle cause poi sui sintomi.

Basta prendere in mano una rivista scientifica per notare un particolare, tutte le pubblicazioni scientifiche prodotte da Italiani sono agganciate a università estere. Non parlo di fuga di cervelli, ma di cervelli stagnanti. Le nostre università sono piene di professori come Mario Monti, prodotto di una parentopoli spudorata e incontrollata, questi occupano posti non per meriti, ma per parentela ed infatti a dimostrazione non producono nulla o quasi. La società italiana è suddivisa in feudi e corporazioni come lo era nel Medioevo, ogni progresso fatto in passato per uscire da questa situazione è stato azzerato, dopo la seconda guerra mondiale si è ripartiti da zero, liberandosi della monarchia, ma dal 1948 in poi i cognomi che contano sono sempre gli stessi. Solo la legge sulla privacy protegge queste caste dallo scandalo. Non voglio dire che il figlio non possa seguire le orme del padre, ma non deve essere un parametro vincolante per accedere a una corporazione come lo era nel Medioevo. Non mi interessa che un politico guadagni troppo, mi interessa che lo stesso non possa sistemare tutta la sua famiglia, analogamente al dirigente pubblico o al rettore di un università.

L'Italia per crescere deve liberarsi dei professori alla Mario Monti, persone che sono entrate in punti chiave della società solo per essere nati nella famiglia giusta. Stiamo attenti agli spot del governo ricordiamoci che l'articolo 17 della manovra finanziaria di Monti è sufficiente a comprarsi la RAI dal porta lettere al dirigente. Tale articolo prevede che nella dichiarazione dei redditi ogni società di persone indichi il pagamento del canone "speciale" RAI, ora ogni azienda che abbia un Computer o altro dispositivo atto alla ricezione di segnali radiotelevisivi lo dovrà pagare e non quello privato, ma quello speciale. Il resto del dissidio al governo tecnico viene invece appianato con le minacce di intervenire sull'ordine dei giornalisti.

Ecco che Monti è il salvatore della patria, l'uomo retto senza macchia, eppure rappresenta uno dei peggiori mali italiani, ovvero strutturare la società civile come la camorra, dove per entrarvi è indispensabile essere parente di un membro della stessa. Prima di parlare di evasione vediamo di liberarci dei parassiti e non c'è in natura parassita peggiore di quello che si sostituisce a una funzione vitale compromettendola, che questa sia l'istruzione, il governo o la finanza non importa, i ruoli chiave devono essere dati in base al merito.

Se chi viene escluso da un sistema Italia, all'estero ottiene riconoscimenti e successo, mentre i colleghi italiani sembrano dormire in ovattati giacigli senza produrre nulla o poco, qualche domanda dovrebbe essere posta dai cittadini. Siamo sicuri che questi accademici tanto acclamati sono veramente luminari? Oltre sfolgoranti carriere, che hanno prodotto? I figli e i parenti di questi luminari, che lavoro fanno?

Loris Modena

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