Trento, 29 febbraio 2012. - Se si va in montagna, ma non solo, non si può proprio fare a meno delle giuste precauzioni, che siano le tradizionali catene o le più costose, ma più comode, gomme da neve. L’elenco completo delle strade in cui fino al 15 marzo vige l’obbligo è disponibile alla pagina “Viabilità Italia” del sito della Polizia di Stato. In caso contrario, si rischia di incorrere in una sanzione che va dagli 80 ai 318 euro, anche con condizioni di clima sereno.

Rispetto alle gomme invernali, le catene sono certamente più economiche ma non tutte le vetture montano gruppi di pneumatici catenabili: le eventuali limitazioni sono indicate sul libretto di circolazione. L’ideale sarebbe montare gomme winter, ma la spesa non sempre è sostenibile specie per chi sulle strade a rischio ci va occasionalmente.                                                                

Dopo l’entrata in vigore della legge che consente l’uso di pneumatici invernali in alternativa alle catene, c’è stata una vera e propria corsa all’acquisto. Basti pensare che, secondo i dati diffusi da Continental, il mercato del pneumatico invernale è passato da 2,5 milioni di prodotti venduti nel 2008 a 7,5 milioni nel 2010 – 2011, che fanno dell’Italia il secondo mercato, dietro alla Germania e davanti alla Scandinavia. Non sono invece ammesse dal Codice della strada le cosiddette calze, che possono bastare in situazioni di neve fresca ma non sui fondi più fangosi.

Che si usino le catene o che si opti per i pneumatici invernali molto importante risulta la pressione delle gomme: è bene fare verificare al proprio benzinaio di fiducia che i valori siano corretti, anche per la ruota di scorta. E poi, quando le condizioni dell’asfalto si presentano pericolose è bene ricordare alcune semplici regole di buon senso: evitare le manovre brusche, usare i freni senza azzardi e ridurre le velocità. Alcuni modelli d’auto, sono caratterizzati da un’aderenza fuori dal comune come la Accord e la Insight

Ciro Buono