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Crisi, una boccata d’ossigeno per la capitalizzazione delle imprese trentine

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Trento, 9 aprile 2013. - di Walter Filagrana *

La richiesta di Confcommercio Trentino: abbassamento dei vincoli finanziari per permettere alle aziende di ristrutturarsi e svilupparsi. In una lettera il presidente Bort scrive al presidente della Giunta della Provincia di Trento, Alberto Pacher, affinché vengano rivisti i criteri per l'assegnazione degli incentivi alla capitalizzazione delle imprese: la crisi è strutturale e non congiunturale, servono nuovi parametri per sostenere l'economia ed il lavoro.

"Non vi è più alcun dubbio – scrive Bort nella lettera – che il grave momento che sta attraversando l'economia nazionale (e con essa, quella trentina) non sia una fase congiunturale bensì una profonda mutazione di assetti, abitudini e comportamenti. In tale contesto gli imprenditori ed i loro collaboratori faticano a intravvedere un'inversione dei trend negativi che caratterizzano i bilanci delle aziende. Il calo dei consumi, la stretta creditizia e l'esplosione della tassazione sono una realtà che – letteralmente – sta uccidendo il tessuto economico, anche nella nostra provincia. Se fino a qualche mese fa la situazione di grave emergenza era evidente soltanto in alcuni settori, oggi non vi è comparto economico che non soffra in maniera pesante e, spesso, con conseguenze drammatiche. La tenuta degli equilibri economici e sociali del nostro sistema, infatti, è quotidianamente messa sotto sforzo".

"Abbiamo espresso più volte – spiega il presidente di Confcommercio Trentino – il sostanziale apprezzamento per gli interventi messi in campo dalla Provincia Autonoma di Trento a sostegno delle imprese e del mercato del lavoro; d'altra parte, però, non abbiamo mai taciuto il nostro forte auspicio nei confronti di una completa e profonda revisione del sistema degli incentivi. In questa fase economica l'attuale impianto ha mostrato più volte i suoi limiti e le proprie inadeguatezze, ideato com'è a rispondere a bisogni di tipo congiunturale e non, come detto, strutturale".

Nel documento vengono formulate due richieste concrete per allentare la morsa che grava sulle imprese: "In attesa di tale riforma, chiediamo che vengano da subito attuati due provvedimenti che potrebbero fornire l'indispensabile ossigeno alle imprese trentine e che testimonino concretamente l'impegno del mondo politico ed istituzionale nei confronti del terziario e, più in generale, dell'economia trentina:

• la rimozione dei vincoli finanziari posti a carico dei beneficiari di contributi previsti dalla Legge Provinciale n. 6/99 e richiesti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2013.

• la modifica delle Disposizioni per i prestiti partecipativi (Delibera di Giunta n. 2616 - 30/10/2009 – allegato 1) affinché l'iniziativa venga considerata validamente assolta al raggiungimento di un livello di capitalizzazione pari al 15% del capitale mutuato.

Tali provvedimenti potranno risultare decisivi per un numero cospicuo di aziende della nostra Provincia, garantendo loro un margine sufficiente a programmare iniziative di ristrutturazione e sviluppo".

In chiusura il presidente Bort offre la collaborazione e la disponibilità al dialogo per ottenere un esito positivo alla richiesta.

 

 

* Responsabile dell'Ufficio stampa dell'Unione commercio e trurismo di Trento ConfCommercio Trento

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