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Compravendite immobiliari in crisi: le iniziative di sostegno ai mutui

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mutui casaTrento, 5 giugno 2013.- Redazione

Diventa sempre più consistente in Italia la crisi delle compravendite immobiliari, complice anche la stretta delle banche sulla concessione di mutui. Lo scorso anno nel nostro Paese, infatti, sono stati erogati mutui per un valore complessivo inferiore ai 26 miliardi di euro; nel 2011, tale valore superava i 49 miliardi di euro.

Un calo evidente, pari al 47.5 %, che testimonia le difficoltà del mercato dei prestiti prestiti, anche in considerazione del fatto che le previsioni per il 2013 si preannunciano ancora peggiori, con un calo della domanda ipotizzato attorno al 5 %. Se a questo si aggiunge la contrazione dei redditi a disposizione dei cittadini, senza dimenticare il costante aumento della disoccupazione, risulta evidente come il quadro sia dipinto a tinte fosche, con tantissime famiglie che non sono in grado di rimborsare i finanziamenti ricevuti.

Un aiuto parziale, in questo senso, proviene dal cosiddetto Piano Famiglie, che ha permesso di sospendere il pagamento rateale dei mutui per almeno un anno a quelle famiglie che, a causa di cassa integrazione, morte di uno dei componenti, sopraggiunta non autosufficienza o perdita del lavoro, devono fare i conti con una condizione di difficoltà economica particolare. Tale piano risulta valido per i mutui per la prima casa fino a 150mila euro, anche nel caso in cui siano trasferiti tramite portabilità, rinegoziati o cartolarizzati, e per i soggetti che dispongano di un reddito non superiore ai 40mila euro all'anno. Non rientrano in questa casistica, invece, i mutui caratterizzati da ritardi nei pagamenti superiori ai sei mesi consecutivi, e quelli che possono usufruire di contributi o agevolazioni pubbliche.

Per i mutui relativi all'acquisto della prima casa, infine, è stato creato anche il Fondo di Solidarietà, che permette ai titolari di un mutuo di godere della sospensione dei pagamenti per un massimo di un anno e mezzo, a patto che venga concretamente dimostrata una situazione di difficoltà. Il Fondo è attivo a partire dallo scorso 27 aprile, e attualmente è possibile presentare domanda per riceverne i benefici: attualmente, tuttavia, riguarda unicamente coloro che hanno perso il posto di lavoro, a patto che si tratti di ex dipendenti a tempo indeterminato; ciò vuol dire che ne vengono esclusi i titolari di collaborazioni continuative e i dipendenti a tempo determinato.

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