Riccione, 31 gennaio 2014. - Redazione
"Il Comi.Tras ritiene fallimentari tutte le precedenti politiche attuate da Associazioni e Sindacati di categoria", spiega l'Andreoli, "in quanto non si è mai cercata una sinergia tra le varie categorie del settore e sono mancate proposte concrete sul tavolo di concertazione nazionale."
La ricetta del Comi.Tras è l'internazionalizzazione e l'apertura a Paesi emergenti, interessati a creare una rete di imprese e consentire alle nostre Aziende di poter tirare un sospiro di sollievo in un momento di così grave recessione economica.
"Grazie alla preziosa collaborazione con l'Associazione Italia-Mongolia, con Sede a Firenze", spiega l'Andreoli, già da tempo impegnata nel settore dell'Autotrasporto, "si potrà creare una rete di imprese che usufruiranno di un canale preferenziale nei rapporti commerciali con questo grande Paese, interessato a fare business in e con l'Italia, e che sarà presente all'Expo 2015, che si terrà a Milano."
Sarà infatti presente all'Assemblea del Comi.Tras il Rappresentante della Mongolia, il Signor Nicola Bellonio, già Presidente dell'Associazione Info Emilia, da tempo impegnata nella ricostruzione post-sisma dell'Emilia, e designato per curare i rapporti internazionali con le imprese.
Seguirà un importante appuntamento istituzionale a Firenze, che avrà luogo presso la Provincia in data 26 febbraio, e che vedrà la partecipazione del Presidente dell'Ambasciata della Mongolia presso la Repubblica italiana, del Console Onorario della Toscana, Piero Bardazzi, dell'ex-Presidente Osce, Onorevole Riccardo Migliori, della Presidentessa dell'Associazione fiorentina, l'imprenditrice Emma Maffucci, di un noto Avvocato internazionalista e delle Istituzioni Locali.
Per gli autotrasportatori e gli imprenditori del settore Trasporti e per tutti coloro che veramente credono in una riforma dell'intero settore, è possibile contattare la Presidenza all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , essendo il sito ancora in costruzione.
"L'Italia è l'unico Paese al mondo che non investe in Infrastrutture e Trasporti, ciò a significare la debolezza del Governo centrale ed il disinteresse per un settore, da solo in grado di risollevare l'intera economia italiana."