Bolzano, 19 giugno 2012. - di Donato Seppi
Solo la professionalità, la disponibilità e lo spirito di dedizione al proprio lavoro sempre dimostrata da tutti gli addetti al pronto soccorso e da altri non meno fondamentali reparti, dai Primari, agli infermieri, ai portantini, hanno fino a qui limitato i danni (già comunque gravissimi!) creati dai limiti strutturali di importantissimi servizi ospedalieri. Non valgono nemmeno più le lamentele, sempre le stesse, che assurgono al ruolo di incredibile tentativo di giustificazione, addotte dai responsabili politici della Sanità che rimproverano ai cittadini di fare un uso improprio del Pronto soccorso e ai medici di base di non essere sufficientemente "interventisti" con i loro pazienti su questioni sanitarie che non andrebbero risolte con l'uso indiscriminato del pronto intervento ospedaliero: se non vi è stata una riforma convincente sui compiti affidati ai medici di base e una strutturazione diversa del loro lavoro atta a fornire risposte esaustive ai cittadini, la colpa, gravissima anche in questo caso, è solo attribuibile alle "non scelte" dei responsabili politici e dirigenziali dell'ASL alto atesina e non "scaricabile", esclusivamente, ai medici di base.
Che poi, in una situazione di tragica incapacità politica di risolvere immediatamente la situazione (perché l'impossibilità del pronto soccorso di assolvere al meglio alle proprie funzioni non può attendere nemmeno un giorno per essere definitivamente risolta!) si possa giungere al paradosso di rispondere, da parte di Theiner che il problema, fra il resto riconosciuto, dovrà attendere altri cinque anni - tanti ci separano dalla fine del 2016 - per trovare soluzione, apre davvero il baratro dinnanzi alla conclamata irresponsabilità politica di una sanità provinciale totalmente allo sbando. E, lo ribadiamo per onestà intellettuale, senza la professionalità del personale di qualsiasi titolo e grado, la sanità bolzanina sarebbe già affossata, al Pronto Soccorso così come in altri Reparti, nel più totale disservizio. Altro che isola felice!
Donato Seppi *
* E' consigliere provinciale e regionale di Unitalia