Trento, 23 luglio 2013. - di Luca Bozzi
Vediamo di seguito alcuni "segreti" per gestire al meglio queste situazioni. In montagna gli insetti più diffusi sono i tafani, mosche dalla forma allungata che spesso vivono nei paraggi di mucche e cavalli. Questi insetti infatti si nutrono del sangue degli animali ma possono anche pungere l'uomo. Le punture provocate da questi insetti sono solitamente molto fastidiose e ben più grandi di quelle provocate dalle zanzare. In alcuni casi dalla puntura può addirittura fuoriuscire qualche goccia di sangue. A rovinare le passeggiate tra sentieri e campi fioriti spesso contribuiscono anche altri insetti come calabroni, vespe e aspi; bisogna dire, però, che questi insetti di solito attaccano l'uomo per autodifesa.
Esistono in ogni caso alcuni semplici accorgimenti per prevenire l'attacco di questi insetti. Prima di tutto sono assolutamente da evitare alimenti, sostanze o profumi dolciastri che ricordano il miele. In secondo luogo è consigliabile indossare vestiti con colori poco accesi come ad esempio il bianco. Naturalmente durante soste e picnic all'aria parte è preferibile chiudere i rifiuti ermeticamente con sacchetti di plastica ed evitare di lasciare resti di cibo e bevande nei paraggi.
Alcune volte però la puntura è inevitabile; come comportarsi in questi casi? Come fa per limitare il prurito? Prima si tutto si può porre sulla zona irritata un cubetto di ghiaccio oppure dell'acqua fredda; le temperatura basse infatti determinano una sorta di effetto anestetico. Inoltre prima di uscire di casa è consigliabile preparare un semplice rimedio naturale a base di glicerina, scorza di limone e olio di pino che si potrà conservare in frigo per circa due mesi.
Nel caso si venisse punti da un'ape prima di tutto bisognerà rimuovere il pungiglione che solitamente rimane inserito nella pelle. Si tratta di un'operazione molto banale ma, al tempo stesso, essenziale per evitare infezioni e complicazioni. Per soggetti allergici è bene chiamare subito i soccorsi per scongiurare la possibilità di shock anafilattici.