L'articolo 2 del DPR 31 agosto 1999 n. 394 recita prescrive infatti che "Gli stati, fatti, e qualità personali ... sono documentati mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero, legalizzati ai sensi dell'articolo 49 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n.200, dalle autorità consolari italiane e corredati di traduzione in lingua italiana, di cui l'autorità consolare italiana attesta la conformità all'originale".
Non solo, anche la legge provinciale 7 novembre 2005 n. 15 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa) al comma 2 bis dell'articolo 2 ribadisce esattamente lo stesso identico principio.
Quindi, più che chiedersi se i consiglieri conoscano o meno le norme in vigore (qualcuna è naturale che possa sfuggire) o come il presidente Kaswalder abbia potuto riconoscere l'ammissibilità di un emendamento che non innova in nulla il codice provinciale, la domanda è come mai la Lega, cui questa norma sta così cara, non l'abbia mai applicata nei quasi due anni di governo.
* consigliere provinciale-regionale
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