"Sul nostro territorio ci sono aziende, come quelle muranesi, che producono vetro smaltato e colorato per differenti usi, tra cui il mosaico, utilizzando delle sostanze chimiche per produrre una determinata serie di colori a temperature inferiori a 1000 gradi, condizione questa necessaria per garantire la qualità del vetro che altrimenti perderebbe in resistenza".
Dreosto ha precisato alla Commissione che qualora l'uso di queste sostanze chimiche non venisse più consentito, non si potrebbero più produrre alcune tonalità di colore, come il rubino o il verde, tenendo presente che le ricette per la produzione di questi colori vengono tramandate da padre in figlio da generazioni e un investimento in nuove tecnologie sarebbe molto dispendioso per questi piccoli artigiani.