Una scelta che rischia di escludere interi settori come quello di carni e salumi, generi ritenuti potenzialmente meno salubri rispetto ad altri alimenti, sul cui consumo sono state sollevate criticitá anche nella recente strategia sulla lotta al cancro.
Per l'Eurodeputato Marco Dreosto, l'intero comparto rischia di essere ancora una volta pesantemente penalizzato "Gli effetti di un consumo moderato di carni, salumi o dello stesso vino non possono certamente essere equiparati ad un'assunzione costante e smodata di detti generi; lo stesso principio andrebbe applicato anche e soprattutto nei confronti di tutti gli alimenti lavorati di origine industriale, contenenti farine e zuccheri raffinati, conservanti, additivi e coloranti. Assieme ai colleghi abbiamo quindi deciso di interrogare la CE, chiedendo una revisione dei propri parametri, non solo a garanzia di tutela delle nostre eccellenze agroalimentari, ma anche a sostegno della corretta ed equa informazione, a vantaggio dei consumatori."
(nella foto Marco Dreosto)