Dreosto rompe gli schemi dei protocolli burocratici che allungano le operazioni di contenimento del virus e ribadisce "inutile aspettare i tempi di un probabile vaccino, sono oggi a rischio migliaia di posti di lavoro del comparto suinicolo, con due milioni di cinghiali in circolazione a quando casi di positività in Emilia Romagna o in Friuli Venezia Giulia? Il virus si comporta da virus, infetta e si replica, non aspetta di certo la burocrazia italiana, si rischia il default del comparto suinicolo per inerzia, eppure basterebbe copiare dal Belgio, dalla Polonia o dall'Ungheria, paesi che hanno debellato l'epidemia". L'eurodeputato nordestino chiude la propria nota chiosando "e per cortesia la si smetta con quest'odioso animalismo da salotto tutto italiano e completamente avulso dalla realtà, che propone sterilizzazioni, trasferimenti di animali od altre fantomatiche soluzioni inutili e inapplicabili, soprattutto nel caso della PSA e che ci rende ridicoli e risibili rispetto agli altri paesi europei".