Trento, 6 febbraio 2023. - di Gian Piero Sera
In uno Stadio Olimpico inondato dal sole si affrontano, per il primo turno del Sei Nazioni, la temibile Francia, seconda nel ranking mondiale e favorita della prossima kermesse iridata e la rinfrancata Italia, che tenta di scrollarsi di dosso il ruolo di vaso di coccio del torneo, forte della recente vittoria contro i "Wallabies" australiani.
Finiti gli inni nazionali, i transalpini partono subito forte, nella speranza di indirizzare subito il risultato: un errore del mediano di mischia Varney, intercettato dalla seconda linea Flemant, pone quest'ultimo nella possibilità di realizzare una facilissima meta, piazzando il pallone ovale tra i pali della porta.
La trasformazione realizzata dall'esterno Ramos porta la Francia sul 7-0 e sugli spalti già si intona felici la Marsigliese, pregustando una marcia trionfale.
I francesi continuano a spingersi avanti con un gioco semplice e diretto, organizzato meravigliosamente da quel genio di Dupont, senza però sbaragliare l'ardimentosa linea difensiva italiana.
Anzi, un fallo del colossale pilone francese Antonio offre l'occasione al mediano d'apertura Allan di realizzare con un calcio piazzato i tre punti che portano la formazione azzurra sul 7-3.
I galletti imperterriti riprendono l'offensiva e realizzano due mete, la prima con l'esterno Ramos che raccoglie l'ovale dopo uno scontro aereo tra il genietto Capuozzo e l'ala transalpina Penaud.
La seconda meta vede il mediano d'apertura Ntamak illuminare il campo di gioco con un calcio di rara bellezza capace di trovare il debuttante Dumortier libero di varcare felice la linea di meta, portando il risultato su un rotondo 19-6.
Gli azzurri non si perdono d'animo e gettando il cuore oltre l'ostacolo continuano a creare problemi alla compagine francese, che appare più fallosa del dovuto.
Successivamente l'Italia conquista una bella meta con l'esterno Capuozzo che schiaccia l'ovale nell'ultimo fazzoletto di terra disponibile sulla sinistra della linea d'attacco, tra il tripudio degli italiani sugli spalti.
Un calcio piazzato di Ramos a tempo scaduto porta gli azzurri sul 19-14, mantenendo di fatto la partita ancora in vita.
Il secondo tempo si apre con un calcio piazzato per fuorigioco realizzato dal cecchino Ramos che porta così i francesi sul 22-14, ma una meta tecnica per l'Italia regala il 22-21 e la superiorità in campo per dieci minuti agli azzurri per il giallo comminato ad Olivon.
I francesi hanno il merito di limitare i danni riuscendo a mantenere il pallone per quasi tutto il tempo della loro inferiorità numerica, concedendo solo un calcio piazzato realizzato da Allen.
Si arriva così al sessantunesimo minuto con l'Italia incredibilmente avanti sul 22 a 21: i francesi furiosi attaccano con vigorose spallate e d'impeto riescono a conquistare al sessantasettesimo la meta della vittoria col subentrante mediano Jalibert che con una azione travolgente sbriciola la difesa azzurra.
La trasformazione fissa il risultato sul 29-24 per i transalpini, che hanno il torto di tenere aperta la partita non riuscendo al settantaduesimo a centrare i pali in seguito ad un calcio piazzato di Ramos, fra i fischi poco eleganti del pubblico italiano sulle gradinate.
Gli azzurri hanno così l'occasione di superare in extremis i non troppo amati cugini d'Oltralpe: una touche a pochi metri dalla meta a tempo scaduto fa sognare l'impresa, ma un ruggito cattivo in mischia dei francesi riesce a sradicare il pallone dalle mani degli italiani, ponendo così fine all'incontro.
Si conclude così tra gli applausi una gara che ha dimostrato l'eccellente caratura tecnica dei rugbisti francesi (il cui gioco però è da ripulire dai troppi falli commessi) e la continua ascesa della squadra azzurra, che sembra finalmente aver raggiunto quella cifra tecnica e agonistica degna di appuntamenti così prestigiosi come il torneo delle Sei Nazioni.