La Francia parte subito a razzo: una percussione della terza linea Ollivon ben supportata da Flament libera l'ala Dumortier che consegna l'ovale all'estremo Ramos che schiaccia in meta.
La trasformazione dello stesso Ramos porta il punteggio sul 7 a 0.
La Francia continua a sciorinare un gran bel gioco e un calcio piazzato di Ramos al settimo minuto dopo un'altra bella percussione della terza linea Aldritt sistema i galletti sul 10 a zero.
Gli inglesi tramortiti cercano di organizzare una reazione che non sortisce effetto alcuno, mostrando una spaventosa mancanza di idee: la feroce linea difensiva francese, capace di esercitare una notevole pressione su ogni contatto, permette ai galletti di mantenere inalterato il vantaggio.
Al ventiquattresimo un meraviglioso calcio del divino Dupont che raccoglie un pallone in uscita da un ruck porta la Francia a conquistare una touche a ridosso della meta: la serie di ruck superbamente alimentata porta la seconda linea Flament a schiacciare in meta con un grappolo di inglesi inutilmente appesa ai suoi fianchi.
La facile trasformazione di Ramos conduce la Francia sul 17 a 0.
Gli inglesi continuano nel loro sterile gioco costellato di errori, riuscendo solo al trentatreesimo a realizzare i primi tre punti della partita col mediano d'apertura Smith su calcio piazzato, a cui risponde immediatamente Ramos, ristabilendo così la distanza sul 20 a 3.
A pochi secondi dal riposo, un "in avanti" della terza linea inglese Dombrandt porta ad una mischia ordinata per i francesi: il pacchetto di mischia dei bleus sbaraglia quello avversario e il pallone raccolto dalla terza linea Alldritt viene scaricato sull'accorrente Ollivon che schiaccia comodamente in meta.
La trasformazione di Ramos porta i transalpini alla pausa sul 27 a 3.
Si chiude così una prima frazione di gioco condotta magistralmente dai bleus che hanno proposto un rugby intenso e straboccante di idee al cospetto di una mortificante pochezza del quindici inglese, apparso alla mercè degli eventi.
Il secondo tempo si apre con un sussulto della squadra inglese che prima sfiora la meta con l'ala Malins che non riesce a schiacciare un pallone ben calciato dal mediano d'apertura Smith e poi realizza una meta con il monumentale Steward che chiude una azione d'attacco finalmente ben alimentata dagli inglesi.
La trasformazione di Smith porta il punteggio sul 27 a 10.
I dieci minuti seguenti vedono gli inglesi cercare di dare corso al tentativo di rimonta, supportati dal loro pubblico: speranza spezzata al cinquantasettesimo dalla meta dell'ottimo Flament che raccoglie un pallone deviato con una carezza di Ntamack su geniale calcetto di Dupont in uscita da un ruck sui ventidue metri.
Qualche minuto dopo la Francia chiude la partita con una meta nata da una profonda percussione dell'estremo Ramos che dopo aver bucato la linea avversaria, con un calcio costringe il mediano d'apertura inglese Smith a difendere a terra l'ovale: nella mischia a cavallo della linea di meta, spunta la manina furba del francese Ollivon che tocca il pallone.
Le due mete trasformate da Ramos portano il risultato sul 41 a 10.
Al sessantaquattresimo il meraviglioso Dupont stupisce tutti con un numero da cineteca: con un calcetto d'esterno si libera della pressione inglese e dopo una bella corsa si libera del pallone con un calcio che per poco non è raccolta dall'ala Dumortier per una meta che sarebbe stata d'antologia.
La catastrofe inglese si compie quando l'ala Penaud prima si invola al settantaduesimo verso la sesta meta dei francesi liberato da un bel calcio sulla destra da Fickou e poi chiude al settantacinquesimo una velocissima e spettacolare azione alla mano.
La partita si chiude così sul 53 a 10 per la Francia che ha regalato ai propri tifosi una prestazione superba e spettacolare in ogni zona del campo, umiliando sul proprio campo gli inglesi, apparsi quasi in disarmo.
(nella foto il francese Dupont)