Buona notizia per i ciclisti ed i turisti (ed anche per i gardesani), ma come tutte le buone notizie ha anche un lato debole: la ciclabile infatti finisce al confine tra la Lombardia ed il Trentino, ed a quel punto non è dato sapere dove finiscano i ciclisti... sulla Gardesana ed in mezzo al traffico automobilistico ed alle gallerie?
A parte l'incredibilità che il Comune di Limone sul Garda abbia costruito la ciclabile con i fondi della Provincia autonoma di Trento (7,6 milioni di euro provenienti dall'ex Fondo per i comuni confinanti), mentre Riva del Garda pare avviarne la costruzione tra il 2020 e 2021, forse aspettando la nuova Giunta provinciale che verrà dopo ottobre 2018. D'accordo che il tratto mancante dal confine e fino a Riva del Garda (circa 5 Km) è sicuramente più complesso ma una pista ciclabile a metà, e probabilmente rimarrà così per molto tempo (tre o forse cinque anni), non è mai un bel biglietto da visita da presentare a residenti e turisti. Sopratutto se le risorse le mette la stessa Provincia autonoma di Trento.
A questo punto, forse è il caso di istituire un battello "navetta" che trasporti a Riva del Garda e ritorno i ciclisti, come è stato fatto con i quaranta autobus quotidiani tra la Baltera e le spiagge.
Tutto è bene quel che finisce bene, o almeno si spera che sarà così.
* Candidata di AGIRE per il Trentino e vice coordinatrice dell'Alto Garda e Ledro